Tumore del testicolo: diagnosi precoce e cura
- Federico Romantini
- 12 set 2023
- Tempo di lettura: 4 min

Introduzione ed epidemiologia
Il tumore del testicolo è il tumore solido più comune tra i giovani uomini, con un'incidenza media di 10 casi ogni 100.000 persone. La sua incidenza è in aumento negli ultimi anni, soprattutto tra i giovani di età compresa tra i 20 e i 35 anni.
I fattori di rischio per il tumore del testicolo includono:
Criptorchidismo (testicolo non disceso): i testicoli che non scendono spontaneamente nello scroto entro la nascita hanno un rischio maggiore di sviluppare un tumore del testicolo.
Familiarità: i maschi con un parente di primo grado con un tumore del testicolo hanno un rischio maggiore di sviluppare la malattia.
L'importanza della diagnosi precoce
La diagnosi precoce del tumore del testicolo è fondamentale per ottenere una prognosi positiva. Il segno più comune è un nodulo o un gonfiore al testicolo. Alcuni sintomi possono includere dolore, pesantezza o tensione ai testicoli, ingrossamento dei linfonodi inguinali e sintomi sistemici come febbre, perdita di peso e stanchezza (nella malattia avanzata).
La visita di routine dall'urologo è l'occasione ideale per verificare la presenza di anomalie ai testicoli. Gli uomini dovrebbero familiarizzare con l'aspetto dei propri testicoli e sottoporsi a un autoesame scrotale mensile.
Il ruolo dell'urologo
L'urologo è il medico specializzato nella diagnosi e cura delle malattie dell'apparato urinario e genitale maschile. In caso di sospetto tumore del testicolo, è importante rivolgersi al più presto ad un urologo per una visita e per sottoporsi agli esami diagnostici necessari.
I vari istotipi di tumore del testicolo
I tumori del testicolo possono essere suddivisi in base al loro aspetto microscopico in:
Seminoma
Tumore non seminomatoso (carcinoma embrionale, tumore del sacco vitellino, coriocarcinoma, teratoma postpuberale)
Tumori non germinali (tumori a cellule di Leydig e tumori a cellule di Sertoli)
I seminomi sono i tumori più comuni del testicolo, rappresentando circa il 40% di tutti i casi. Sono tumori a crescita lenta e hanno una prognosi generalmente buona. I seminomi sono caratterizzati dalla presenza di cellule germinali mature e immature.
I tumori di Sertoli e di Leydig sono tumori meno comuni, rappresentando rispettivamente il 5% e l'1% di tutti i casi. Sono tumori a crescita più rapida rispetto ai seminomi e hanno una prognosi generalmente peggiore. I tumori di Sertoli sono caratterizzati dalla proliferazione di cellule di cellule che fanno parte del normale parenchima testicolare. I tumori di Leydig sono caratterizzati dalla proliferazione di cellule di Leydig, che sono responsabili della produzione di testosterone e di altri ormoni.
I tumori non seminomatosi sono tumori che non rientrano nelle tre categorie precedenti. Sono tumori a crescita rapida e hanno una prognosi generalmente peggiore rispetto ai seminomi. I tumori non seminomatosi sono caratterizzati dalla presenza di cellule germinali immature e generalmente più aggressive.
Markers tumorali: quando e perché
Alcuni tumori del testicolo producono sostanze nel sangue che possono essere utilizzate per la diagnosi e la stadiazione della malattia. Queste sostanze, chiamate markers tumorali, includono:
Alfa-feto proteina (AFP): l'AFP è una proteina prodotta dal fegato fetale e dal sacco vitellino dell'embrione. Nei tumori del testicolo, l'AFP è prodotta dalle cellule germinali.
Beta-gonadotropina corionica umana (beta-HCG): la beta-HCG è un ormone prodotto dalla placenta durante la gravidanza. Nei tumori del testicolo, la beta-HCG è prodotta dalle cellule germinali.
Lattato deidrogenasi (LDH): la LDH è un enzima coinvolto nel metabolismo cellulare. Nei tumori del testicolo, la LDH può essere aumentata a causa della crescita tumorale.
I markers tumorali vengono misurati nel sangue prima e dopo l'intervento chirurgico per valutare la risposta alla terapia.
L'importanza di una stadiazione corretta
La stadiazione del tumore del testicolo è un processo che determina l'estensione della malattia. La stadiazione è importante per pianificare la terapia più appropriata.
I tumori del testicolo vengono stadiati secondo il sistema di stadiazione di TNM, che si basa sulla dimensione del tumore primario (T), sulla presenza di metastasi ai linfonodi (N) e sulla presenza di metastasi a distanza (M).
La terapia del tumore del testicolo
La terapia del tumore del testicolo dipende dallo stadio della malattia e dal tipo di tumore.
L'intervento chirurgico è il trattamento principale per i tumori del testicolo. L'intervento chirurgico consiste nell'asportazione del testicolo malato (orchiectomia).
In caso di malattia localizzata al testicolo, l'orchiectomia è generalmente sufficiente. In caso di malattia metastatica, l'orchiectomia può essere seguita da altri trattamenti, come la chemioterapia e la radioterapia.
La chemioterapia è un trattamento che utilizza farmaci per distruggere le cellule tumorali. Attualmente si utilizzano schemi basati sul Cisplatino ed altri farmaci di nuova generazione. La chemioterapia può essere utilizzata per trattare i tumori del testicolo metastatici o per ridurre il rischio di recidiva in caso di malattia localizzata.
La radioterapia è un trattamento che utilizza radiazioni per distruggere le cellule tumorali. La radioterapia può essere utilizzata per trattare i tumori del testicolo metastatici o ad estensione linfonodale, ma solo per alcuni istotipi specifici.
La prognosi del tumore testicolare
La prognosi del tumore del testicolo è generalmente buona. La sopravvivenza a 5 anni è superiore al 90% nei casi di malattia localizzata e superiore al 70% nei casi di malattia metastatica.
Il tumore del testicolo è un tumore curabile, ma è importante la diagnosi precoce. La visita di routine dall'urologo riveste un ruolo fondamentale, specie per i ragazzi più giovani che possono così imparare a familiarizzare con le caratteristiche dei propri testicoli ed imparare le tecniche di autopalpazione fondamentale per la diagnosi precoce.
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